LE DONNE DELL’800
La posizione della donna nell’Ottocento non si modificò molto nonostante la rivoluzione industriale e sociale .
L’educazione dei giovani che era stata sempre curata dai religiosi subì un cambiamento grazie alle nuove idee laiche e liberali che si diffondevano in Europa e furono emanate leggi sull’obbligatorietà dell’educazione per tutti ( legge Coppino del 1877 in Italia) .
Nell’Ottocento l’educazione maschile e femminile si diversificava per contenuti: i ragazzi dovevano essere indirizzati alla vita militare o legale mentre le ragazze dovevano imparare ad essere delle brave padrone di casa e solo a poche era permesso qualche diletto nello studio dell’ arte.
A cavallo tra Ottocento e Novecento sorsero i primi movimenti di emancipazione delle donne, per la rivendicazione dei diritti sociali e politici. Mentre in Francia il problema della donna era stato posto dalla rivoluzione francese , nei paesi latini, in cui la tradizione cattolica era molto forte, i diritti politici furono concessi con grandi difficoltà.
Le donne ormai non potevano più essere ignorate come soggetti civili.
Numerose battaglie civili per i diritti delle donne, tra cui quella delle “suffragette”, che chiedevano il diritto di voto universale, ossia anche per le donne.
Passò molto tempo prima che le donne europee potessero esprimere la loro opinione votando.
Il primo paese europeo fu la Svezia nel 1866. In Italia, invece, il diritto di voto arrivò solo nel 1945.
Conte Marika
Monti Angelica
che bello e anche interessante
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