venerdì 20 maggio 2011

Il bullismo

Con il termine bullismo si indica generalmente “il fenomeno delle prepotenze compiute da ragazzi e bambini nei confronti dei loro coetanei  soprattutto in ambito scolastico .In particolare con il termine bullismo si intende riunire aggressori e vittime in un’unica categoria”.
In Italia si è adottata l’ espressione anglosassone coniando il termine “bullismo”  dall’inglese ”bullying”, che letteralmente significherebbe “prepotente”, “bullo”.
Il bullismo per essere definito tale deve presentare tre caratteristiche precise:
·         Intenzionalità;
·         Persistenza nel tempo;
·         Equilibrio nella relazione.
Vale a dire un’azione intenzionale eseguita al fine di arrecare danno alla vittima, ripetuta nei confronti di un particolare compagno e caratterizzata da uno squilibrio di potere tra chi compie l’azione e chi la subisce.
Forme di bullismo
Esistono vari tipi di bullismo:
il bullismo diretto è caratterizzato da una relazione diretta tra vittima e bullo e a sua volta può essere catalogato come:
·         Bullismo fisico: il bullo colpisce la vittima con colpi, calci, spintoni o la molesta sessualmente;
·         Bullismo verbale: il bullo prende in giro la vittima;
·         Bullismo psicologico: il bullo ignora o esclude la vittima completamente dal gruppo;
·         Cyberbullying o bullismo elettronico: il bullo invia messaggi molessti alla vittima tramite sms o in chat.
Il bullismo indiretto è meno visibile di quello diretto e tende a danneggiare la vittima nelle sue relazioni con le altre persone.
Personaggi
Nelle azioni di bullismo vero e proprio si riscontrano quasi sempre i seguenti ruoli:
·         Bullo: è colui che fa prepotenze ai compagni.
·         Aiutante/complice: è comunque un prepotente, ma non agisce da solo.
·         Sostenitore: è colui che rinforza il comportamento del bullo.
·         Difensore: è colui che prende le difese della vittima.
·         Esterno: è colui che non fa niente ed evita il comportamento diretto o indiretto.
·         Vittima: è colui che più spesso subisce le  prepotenze.

I bulli maschi sono più maggiormente inclini al bullismo diretto, mentre le femmine a quello indiretto. Per quanto riguarda invece l’età in cui si riscontra questo fenomeno, si hanno due diversi periodi. Il primo tra i 12 e i 14 anni di età, mentre il secondo tra i 14 e i 18, ma negli ultimi anni si sono riscontrati fenomeni di bullismo anche tra i ragazzi di 11 anni e anche meno.
Infine i luoghi di fenomeni di bullismo sono principalmente luoghi di raccolta di giovani, e quindi scuola e fuori scuola.
Cause
L’enorme presenza di episodi di bullismo hanno ottenuto in quest’ultimo anno un controllo sui mass-media che ha segnalato la diffusione, di una crescente consapevolezza del problema. È di fondamentale importanza, che tutti riconoscano la gravità degli atti di bullismo e delle loro conseguenze  sia delle piccole vittime, sia dei piccoli prevaricatori.
Soluzioni
Oggi a scuola si ricorre soprattutto a sospensioni, brutti voti e bocciatura, in altri paesi extraeuropei sono comuni le soluzioni dei castighi fisici. Una delle soluzioni potrebbe essere quella di parlare com il ragazzo del problema e aiutare a risolverlo.
Il bullismo a scuola
Il bullismo è un fenomeno che riguarda sia maschi che femmine, ma nei due sessi si esprime in due modi differenti. I maschi mettono in atto soprattutto prepotenze di tipo diretto, mentre le femmine utilizzano in genere modalità indirette, dalle notizie della stampa sembrerebbe che ci siano delle età a rischio di bullismo, perché i soggetti coinvolti sono spesso bambini tra i 7-10 anni o ragazzi tra i 14-17 anni.
Il bullismo, a differenza del vandalismo e del teppismo, si presenta come una forma di violenza antitetica.
Pensieri errati
Ci sono pensieri o opinioni sul bullismo essenzialmente errate, ma troppo spesso radicati:
·         Credere che sia un fenomeno facente parte solo della crescita;
·         Pensare che sia solo una “ragazzata”;
·         Ritenere che si riscontri soltanto nelle zone abitative più povere e arretrate;
·         Giudicare colpevole la vittima.
Giovanni Serravezza

5 commenti:

  1. Non vorrei essere invadente, ma confrontando questo testo con quello di wikipedia, sono completamente uguali, a parte alcune parti cancellate.

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  2. wow...Giovanni volevi proprio quel 10 in cittadinanza??? Comunque le cose che son scritte sono fin troppo giuste...non è da te...scherzo...ma non vorrei che ci fosse lo zampino di altri siti...vabbè lasciamo stare....ottimo lavoro!!!

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  3. c'è da dire che anche nella nostra scuola ci sono alcuni casi di bullismo...

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