martedì 31 maggio 2011



La scuola, per i ragazzi è un’importante occasione di socializzazione e di confronto. Attraverso la scuola è possibile sperimentarsi, sia relativamente alla capacità di apprendimento, sia per la messa in punto di efficaci regolatori dell’autostima dopo successi o delusioni, sia per imparare a gestire i conflitti che sempre insorgono in un gruppo.
Andare a scuola rappresenta un grande impegno per un ragazzo in quanto il tempo libero di ogni ragazzo viene occupato dalla studio.
La non voglia di studio può rappresentare per un ragazzo un segnale di disagio relazionale, una fobia sociale, una maggiore richiesta di attenzioni, una difficoltà di apprendimento di una determinata materia che si generalizza a tutto il contesto scolastico.
Una cosa importante per la buona crescita di ognuno di noi è la scelta del corso di studi da fare dopo le scuole medie. Questa è anche una decisione difficile perché in realtà non si è entrati nel mondo adulto e ci si chiede di compiere una scelta capace di influire sul proprio destino, sulla professione che si vorrà svolgere e sulla durata, breve, media o lunga del percorso di studi.
Ovviamente, i ragazzi appartenenti ai ceti sociali più bassi preferiscono scegliere percorsi più brevi che portino a entrare velocemente nel mondo del lavoro anche per aiutare la famiglia dal punto di vista economico.
Le ragazze o i ragazzi più studiosi, spesso appartenenti a famiglie con il reddito alto, scelgono dei percorsi di studi più lunghi per avere delle buone soddisfazioni in campo dello studio e per avere più possibilità di lavoro, una volta diventati grandi.
Se poi i giovani vivono in una famiglia che ha delle attività già avviate loro preferiscono abbandonare gli studi ed entrare nel mondo del lavoro e diventare economicamente indipendenti.

Beatrice Felline

LA SCUOLA E I GIOVANI

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