martedì 31 maggio 2011

Milos Krasic:la furia serba

Milos Krasic è un calciatore serbo,ala della Juventus e della nazionale Serba,è nato a kosowska Mitrovica l'1 novembre 1984...
milos inizia la sua carriera nel 2004 ingaggiato dal CSKA Mosca dopo una crescita nelle giovanili del Kosowsa Mitrovica..
Le sue caratteristiche
E' un'ala dotata di una grande facilità di corsa,di una buona abilità tecnica e di precisione nel crossare. Preferisce essere schierato sulla fascia destra dove, grazie alla sua rapidità, riesce a saltare l'avversario per poi crossare o addentrarsi nell'area di rigore avversaria e rendersi di conseguenza pericoloso
Carriera nel CSKA
Nel gennaio del 2004 si trasferisce in Russia, al CSKA Mosca, con cui vince due Campionati russi (2005 e 2006), altrettante Coppe di Russia (2005 e 2006), tre Supercoppe di Russia (2004, 2006, 2007), e il primo trofeo internazionale nella storia del club: la Coppa UEFA 2004-2005.
In 7 stagioni con la maglia del CSKA Mosca ha totalizzato 150 presenze e 26 gol in campionato, 51 presenze e 5 gol fra Champions League e Coppa Uefa, 23 presenze e 2 gol nella Coppa di Russia e 5 presenze nella Supercoppa di Russia per un totale di 229 presenze e 33 gol. Il 29 dicembre 2009 è stato anche eletto miglior calciatore serbo dell'anno.

Stagione 2010-2011
Il 21 agosto 2010 viene ufficializzato il suo trasferimento in Italia, alla Juventus, per 15 milioni di euro pagabili in tre rate da 5 milioni l'una; con la squadra bianconera firma un contratto quadriennale.Inizialmente esprime il desiderio di indossare la maglia numero 17 (che indossava al CSKA Moska), ma data l'impossibilità di avere il numero, poiché allora ancora "occupato" da David Trezeguet, decide di vestire la maglia numero 27 lasciata vacante da Michele Paolucci. Il debutto nel campionato arriva il 29 agosto seguente nella trasferta persa contro il Bari (1-0), alla 1ª giornata. È decisivo già il 12 settembre, alla 2ª giornata, nella partita pareggiata in casa contro la Sampdoria (3-3), nella quale fornisce l'assist per il gol di Claudio Marchisio; si ripete anche sette giorni dopo nella trasferta vinta contro l'Udinese (0-4), mandando in rete prima Fabio Quagliarella e poi Claudio Marchisio. Il 26 settembre, alla 5ª giornata, realizza una tripletta nella partita casalinga vinta contro il Cagliari (4-2), trovando così i primi gol in bianconero. Meno di un mese dopo, il 21 ottobre, entra in campo nel secondo tempo durante la trasferta di Europa League contro il Salisburgo (1-1) segnando, su assist di Paolo De Ceglie, il primo gol nelle coppe europee con la maglia bianconera. Tre giorni dopo, nella trasferta pareggiata contro il Bologna (0-0), dell'8ª giornata, atterra in area di rigore e l'arbitro concede ai bianconeri un rigore molto dubbio (che verrà sbagliato da Vincenzo Iaquinta). Il giudice sportivo ritiene che si tratti di simulazione e lo squalifica per due giornate per condotta antisportiva. La società torinese reputa la sanzione troppo severa e presenta ricorso, che risulta poi invano. Il 4 novembre, nella partita casalinga di Europa League pareggiata contro il Salisburgo (0-0),si procura uno stiramento al muscolo adduttore lungo della coscia sinistra, che lo costringerà a restare fuori per circa 20-25 giorni. Ritorna in campo soltanto dopo 17 giorni dall'infortunio, nella 13ª giornata, realizzando il gol del 2-0 nella vittoria in trasferta sul Genoa (0-2) del 21 novembre. Segna nuovamente il 12 dicembre 2010 contro la Lazio, ma il gol non gli viene assegnato dalla Lega Calcio, che lo considera autogol del portiere Muslera. Il 13 gennaio 2011, dopo aver disputato un eccelso inizio di stagione, segna nella partita di Coppa Italia contro il Catania, ma dopo di questa subisce un calo fisico e di conseguenza di prestazioni in campo per non aver smesso di giocare per un intero anno solare; torna però al gol a circa tre mesi di distanza, precisamente il 22 marzo 2011, nella gara interna vinta contro il Brescia (2-1), della 30ª giornata, segnando il gol del provvisorio 1-0 su assist di Alessandro Matri. Si ripete la giornata seguente, segnando lo 0-1 iniziale su assist di Fabio Grosso nella trasferta vinta contro la Roma (0-2) del 3 aprile. Conclude la sua prima stagione in bianconero con 33 presenze e  gol in campionato, 2 presenze ed un gol in Coppa Italia e 6 presenze ed un gol in Europa League per un totale di 41 presenze e 8 gol.

La nazionale Serba
Ha partecipato, nel 2004, ai Campionati Europei Under-21, con la Nazionale di calcio della Serbia e Montenegro Under-21, arrivando in finale, ma perdendo contro l'Italia. Ha fatto parte all'edizione del 2006, dove giunge fino alle semifinali della competizione. Ha partecipato anche ai Campionati europei Under-21 del 2007 con la Nazionale serba Under-21, con cui ha raggiunto la finale, persa contro l'Olanda. Ha fatto parte della spedizione serbo-montenegrina all'Olimpiade di Atene 2004. Nel corso delle qualificazioni agli Europei del 2008, ha fatto il debutto con la nazionale maggiore. Viene anche convocato per i Mondiali del 2010 in Sud Africa dove scende in campo in tutte e tre le partite, ma la sua nazionale viene eliminata al primo turno.
Dal 2011, è il nuovo capitano della squadra.



Federico Surdo e Francesca De Mitri


La scuola, per i ragazzi è un’importante occasione di socializzazione e di confronto. Attraverso la scuola è possibile sperimentarsi, sia relativamente alla capacità di apprendimento, sia per la messa in punto di efficaci regolatori dell’autostima dopo successi o delusioni, sia per imparare a gestire i conflitti che sempre insorgono in un gruppo.
Andare a scuola rappresenta un grande impegno per un ragazzo in quanto il tempo libero di ogni ragazzo viene occupato dalla studio.
La non voglia di studio può rappresentare per un ragazzo un segnale di disagio relazionale, una fobia sociale, una maggiore richiesta di attenzioni, una difficoltà di apprendimento di una determinata materia che si generalizza a tutto il contesto scolastico.
Una cosa importante per la buona crescita di ognuno di noi è la scelta del corso di studi da fare dopo le scuole medie. Questa è anche una decisione difficile perché in realtà non si è entrati nel mondo adulto e ci si chiede di compiere una scelta capace di influire sul proprio destino, sulla professione che si vorrà svolgere e sulla durata, breve, media o lunga del percorso di studi.
Ovviamente, i ragazzi appartenenti ai ceti sociali più bassi preferiscono scegliere percorsi più brevi che portino a entrare velocemente nel mondo del lavoro anche per aiutare la famiglia dal punto di vista economico.
Le ragazze o i ragazzi più studiosi, spesso appartenenti a famiglie con il reddito alto, scelgono dei percorsi di studi più lunghi per avere delle buone soddisfazioni in campo dello studio e per avere più possibilità di lavoro, una volta diventati grandi.
Se poi i giovani vivono in una famiglia che ha delle attività già avviate loro preferiscono abbandonare gli studi ed entrare nel mondo del lavoro e diventare economicamente indipendenti.

Beatrice Felline

LA SCUOLA E I GIOVANI

l'adolescenza

L’ADOLESCENZA…
Tutti noi stiamo attraversando un periodo difficile della nostra vita: l’ADOLESCENZA.
L’ADOLESCENZA è un periodo che è caratterizzato dalla transizione dall’infanzia all’età adulta. Ha inizio con la pubertà  e termina quando l’individuo è ritenuto un membro della comunità degli adulti. L’adolescente è chiamato a distaccarsi dall’immagine infantile di sé bambino, a causa dei rilevanti cambiamenti corporei causati dalla pubertà. Il compito principale è formare un’identità matura.
Durante questo periodo si alternano momenti di isolamento e di riflessione e moment di esplorazione. L’adolescente vive il lutto per il distacco delle immagini idealizzate3 dei genitori, di cui, inizia a vedere anche gli inevitabili limiti.
L’adolescenza rappresenta una tappa importante del processo di separazione-individuazione, che sarà favorito proprio dall’aver sperimentato rapporti di intimità e di fiducia. Questo periodo comporta anche cambiamenti all’interno della famiglia. Si creano delle regole e delle modalità comunicative tra genitori e figlio.
È importante che nell’adolescenza i genitori non colpevolizzino la ricerca da parte del figlio di altre figure di riferimento e che reagiscano al cambiamento con tolleranza, non togliendo il supporto affettivo. Il gruppo dei coetanei cotituisce un punto di riferimento per l’adolescente.



Beatrice Felline
Francesca De Mitri

LA STORIA DI YU GI OH

Yu gi oh significa latteralmente “RE DEI GIOCHI” ed e un manga (un giornale su cui spiega come disegnare i personaggi). Un gioco di  carte che unisce il Giappone alle carte delle divinità egizie
E anche un cartone animato creato da Kazuki Takashi  ed è un gioco di carte chiamato Duel monster, in cui ogni giocatore deve mettere in sieme un deck con mostri , carte ,magia e carte trappola per vincere un duello.
Inventato nel 1996 ed èdiventato un grandissimo successo.
Il nome e stato scelto per assonanza dalla parola yujo cioe (amicizia)

Questa storia narra di un ragazzo Yugi Muto ha voglia di restare da solo senza amici ma tutti lo spronano a non essere un pappamolla
Yugi ha da tempo un pazzle chiamato “Puzzle del Millennio”che gli  e lo regalo suo nonno che lo ritrovo tanti anni prima in una spedizione in Egitto .La leggenda narra che quel puzzle non si sia mai costruito del tutto ma  yugi ha avuto un illuminazione e riesce a ricomporlo in una sola volta.e da allora si scopre che in realtà lo spirito del Faraone e dentro di se. E grazie alla sua forza riesce sempre a vincere con le carte delle tre divinità  egizie
La nuova serie animata  consiste nella comparsa di nuove carte :i nuovi mostri sono detti mostri “SYNCRHO” ,(caratterizzati dal colore bianco della carta), che per evocarli servono i cosi detti mostri tuner  e che serviranno anche per nuovi  SYNCRHO PSICHICI
Ecco i nuovi personaggi:
YUSEI FUDO :il suo SYNCRHO e “ DRAGO POLVERE DI STELLE”(e il suo syncrho piu potente ed e il nuovo protagonista)
JACK ATLAS (e il rivale del nostro nuovo protagonista) soprannominato anche RE DI DUELLI TURBO (ed ex amico del protagonista) ed il suo SYNCRHO piu potente e ARCIDEMONE DRAGO ROSSO
AKIZA possiede poteri sopannaturali ed anche lei a un SYNCRHO potente DRAGO ROSA NERA
LUNA E LEO sono dei gemelli ed ognuno di loro aposside un SYNCRHO potente :
per LEO c e DRAGO UTENSILE e per LUNA c e ANTICO DRAGO FATA
consigliamo a tutti questo giochi perchè tutti e davvero molto bello
grazie per averlo letto
MARROCCO LUCIANO
            E
CLEMENTE MOSCHETTINI

lunedì 30 maggio 2011

Il Reggae

Il Reggae è un genere musicale originario della Giamaica, Bob Marley diede fine al primo genere di reggae,per dare inizio a una nuova epoca del reggae,un reggae cambiato radicalmente dall'aspetto musicale e ritmico,piu indirizzato verso il culto Rasta,poi col passare degli annni,il reggae si diffuse attraverso Bob con l'etichetta di diffondere anche la religione del Rastafarianesimo.Il reggae è spesso associato al movimento rastafari, che fu fortemente influenzato dai musicisti reggae negli anni 70 e 80. Tuttavia, gli argomenti trattati nei brani reggae erano in origine lontani dalla religione rastafari, con canzoni d'amore, temi sessuali o sociali esattamente in linea con le tematiche affrontate precedentemente nello ska e rocksteady.
Dieci anni dopo l'indipendenza dalla Gran Bretagna, il popolo giamaicano cominciò ad accorgersi di vivere una situazione peggiore rispetto a prima. L'isola accusava una forte stato di disoccupazione, crimini e violenze. Molte delle nuove generazioni giamaicane che erano cresciute con l'indipendenza erano vittime di ciò, e reagirono con l'arma più potente che avevano a disposizione, ovvero la musica. Al sorgere degli anni 70 i temi cominciarono a mutare, dando voce alla protesta del popolo che desiderava esprimersi contro il governo, mentre incoraggiavano i loro compatrioti ad aderire al patto di giustizia,Un largo numero di questi abbracciò la religione rastafari non solo come manifestazione di ciò che volevano ottenere dal governo, ovvero pace, amore e lotta alla corruzione, ma presentavano un alternativo stile di vita all'interno della logorante povertà che dilagava nel paese.
 Questi rastafari seguirono gli insegnamenti di Marcus Gravey,per dare luce alla speranza. Nel momento in cui molti musicisti aderirono al movimento, l'influenza del rasta oltre al sound divenne chiara: gran parte dell'ottimismo tipico del reggae sembrò sparire: il basso elettrico divenne più profondo e pronunicato, il ritmo venne rallentato e i testi sembravano promettere fuoco e fiamme. Fu proprio quando gli artisti reggae cominciarono a convertirsti al rastafarianesimo che gli elementi tipici afro-giamaicani divennero il tema centrale come simbolo d'identità e orgoglio....Oggi il simbolo più popolare del rastafarianesimo è Bob Marley, che morì di cancro nel 1981, all'età di 36 anni.Ora il reggae è uno dei generi piu ascoltati dai ragazzi,che non ascoltano solo reggae classico,che comprende i maggiori artisti Bob Marley,Alborosie,Babaman, ecc...ma ascoltano (come me)tanti artisti di reggae salentino come Lu Leu,Lu matassina,Lu bindolo Sud Sound System,Koriana Sound,Mulinu ecc.


un esempio di reggae classico


un esempio di reggae nuovo
Surdo Federico E Chiriatti Manuel

LA MUSICA & I RAGAZZI... CHE PASSIONE!!!

Ormai la musica è il tema che accomuna ogni ragazzo. La musica è composta da vari generi, Pop, rock, rap, hit-pop, dance, techno, punk, House, Reggae, Blues, Other …
La musica spesso, rappresenta il nostro carattere a seconda della canzone che ascoltiamo: ad esempio cambia nel modo del vestirsi,  di atteggiarsi e di presentarsi in modo diverso agli altri. Un esempio, possono essere gli amanti della musica rap e hit-pop che indossano pantaloni e felpe extra-large! O i punk e gli ascoltatori della musica hard-rock che vanno in giro con bracciali borchiati e dreed. Questo tema accomuna tutti ma i diversi tipi di musica ascoltata differenziano un ragazzo dall'altro. Chi ascolta, musica rock o punk è più trasgressivo di chi preferisce musica leggera, e spesso si trova a dover combattere contro i pregiudizi della gente che, vedendo il suo modo di vestire e atteggiarsi, li considera ragazzi maligni .

 Per noi ragazzi la musica non è solo un hobby, per molti rappresenta un mezzo di sfogo, un mezzo per allontanarsi dai problemi della vita e ripartire con una marcia in più. E’ bello poter ascoltare le canzoni dei nostri cantanti preferiti e magari potersi rispecchiare per trovare una soluzione a un problema, riflettere e magari ripensare. La musica cambia da generazione in generazione.
 Spesso coloro che non ascoltano i nostri generi di musica o si lamentano dei nostri cantanti preferiti affermano che musica e testi per loro, non hanno alcun significato!!!
La differenza tra i nuovi cantanti e i meno nuovi, sicuramente c'è e si può notare dal fatto che molte vecchie canzoni vanno ancora "di moda" ai nostri giorni e dal fatto che basta che dei cantanti come ad esempio Adriano Celentano o Vasco Rossi incidano un disco per essere subito primi in classifica…ora invece le canzoni diventano il tormentone delle estati ma, dopo qualche mese, sono già dimenticate e sostituite!!!
Concludendo, non importa il tipo di musica, o "l'età" del cantante, l'importante è che sia musica perchè:
LA MUSICA E' PASSIONE
&
VITA…  
-FRANCESCA DE MITRI-

La sagra de la volia cazzata

Dal 15 al 18 ottobre a Martano si svolge la sagra de la volia cazzata.
Si gusteranno le “volie cazzate” (olive schiacciate) e le diverse pietanze tipiche locali (pittule, pezzetti di cavallo, arrosti, carne di maiale lessa, cicoreddhe lesse con legumi), tutto accompagnato da un buonissimo vino e da musiche e canti popolari. La prima edizione risale al 1986.
Da 1996 è gemellata con la festa del risotto di Villimpenta, città del mantovano.
Grazie a questo gemellaggio, nella sagra, si potranno degustare i piatti tipici della tradizione Villimpentese, come il risotto, la cui ricetta tradizionale è stata addirittura depositata ad un notaio.
Oltre al risotto si può degustare la polenta, i formaggi e gli insaccati, accompagnati dal lambrusco locale.
Giovanni Serravezza

venerdì 27 maggio 2011

CHIHUAHUA

CHIHUAHUA
Il CHIHUAHUA per quanto sia piccolo e delicato è molto coraggioso.
Facile da addestrare e da accudire è un ottimo compagno di gioco.
Ma … attenzione a non farlo innervosire: pur essendo piccolo può diventare grande e cattivo!
SCHERSAVO! J

IL SINDACO DI MARTANO PUNISCE SEVERAMENTE CHI ABBANDONA GLI ANIMALI PER STRADA SINO A 20.000 EURO DI MULTA

Molte persone, non sapendo dove lasciare i loro cuccioli durante l’estate, decidono di abbandonarli. Questi piccoli amici sono costretti a morta sicura,  poiché non riescono a sopravvivere per strada. Si lasciano morire anche per il dolore che provano nel separarsi, ancora piccoli,  dai loro padroni. Sono piccoli, deboli e indifesi, non riescono a procurarsi da soli il cibo.
Inoltre, il nostro sindaco, ha deciso di punire severamente dei comportamenti scorretti nei confronti degli animali. Da alcuni giorni ci sono dei cartelloni che illustrano le diverse sanzioni. Tutti i cani devono essere iscritti all’anagrafe canina e verrà inserito loro un microchip di riconoscimento. Chi non rispetterà ciò, dovrà pagare una multa che varia da 38,50 euro a 232,40 euro.                                                                                                                                   I cani di razza pericolosa come il pastore tedesco e il dobermann, devono essere muniti di museruola e guinzaglio e per la mancata osservanza di ciò, c’è una multa che varia da 22 euro a 88 euro.                                                                                                                                      Invece, per chi abbandona gli animali, un anno di arresto e una multa da 1 000 euro a 10 000 euro.                                                                                                                                              Inoltre, dovranno essere pulite le deiezioni canine.
Beh, questi piccoli amici meritano rispetto e soprattutto vogliono… tante coccole dai loro padroni!!!




Maria Rita Mancino

Elisa Russo

La storia di YU GI OH


Yu-gi oh «Re dei giochi», è un popolare manga(giornali su come disegnare yu gi oh) e anime(cartone animato) giapponese ideato da Kazuki Takahashi incentrato su personaggi che giocano un gioco di carte chiamato Duel Monsters (chiamato originariamente Magic & Wizards nel manga) in cui ogni giocatore acquista ed assembla un mazzo di carte mostri, magie e trappole per sconfiggersi a vicenda.ù

Iniziato come manga nel 1996 è diventato un marchio globale di gran successo generando diversi nuovi manga e serie anime, un gioco di carte collezionabili reale, corrispondente a quello rappresentato nelle storie (seppur alcuni elementi variano e alcune carte cambiano in nome e caratteristiche), videogiochi, giocattoli e altri prodotti.

Il nome è stato scelto dall'autore anche per assonanza con la parola yūjō (友情, yūjō?), cioè «amicizia», in cui sono contenute le iniziali dei due protagonisti Yūgi e Jōnouchi, per evidenziare anche il rapporto che li lega.[senza foTramaYu-Gi-Oh! è la storia di un ragazzo di nome Yugi Muto, che inizialmente è oppresso dal fatto di non avere amici, oltre a due ragazzi che fanno sempre i bulli con lui: Jonouchi e Honda. In realtà, più avanti si scopre che i due ragazzi si comportavano in tal modo solo per spronare Yugi ad essere meno "pappamolla". Un giorno, dopo la scuola, il capo dei "moralisti" vorrebbe punire Jonouchi e Honda per i loro atti di bullismo contro Yugi. Dapprima sembra avere un'aria bonaria, dicendo a Yugi che non deve farsi trattare in quel modo e che lui può proteggerlo, ma si scoprirà che in realtà vuole soltanto farsi pagare per il suo lavoretto. Yugi si frappone tra il ragazzaccio ed Jono e Honda, venendo pestato al loro posto... da allora diventerà grande amico dei due.
Yugi ha da tempo un puzzle misterioso, regalatogli dal nonno Sugoroku Muto, che lo trovò anni fa quando ancora cacciava i tesori in Egitto. Si dice che nessuno è mai riuscito a ricomporre quel puzzle, ma quel giorno, tornando a casa da scuola tutto preoccupato per non avere i soldi da pagare, Yugi ha come un'illuminazione e riesce a ricomporlo in una sola volta. Da allora si scopre che il puzzle ha in realtà lo spirito di un faraone dentro di sé, ed in certe occasioni si manifesta tramite Yugi. L'aspetto fisico del ragazzo non cambia di molto



La nuova serie animata coinciderà con l'uscita di nuove regole di gioco per il gioco di carte, e la comparsa di un nuovo tipo di carte: i "Mostri Synchro" (caratterizzati dal colore bianco della carta), che saranno largamente diffusi tra i protagonisti di questo nuovo anime,i mostri tuner che serviranno per l'evocazione dei già citati mostri synchro e di un nuovo tipo di mostri"Psichico
"
Yusei Fudo: il suo mostro più potente è il "Drago Polvere Di Stelle",una carta Synchro,è un Predestinato.

Jack Atlas: (è il nuovo rivale del protagonista, nonché Re/Campione dei Duelli su Moto ed anche ex amico del protagonista),il suo mostro più potente è "Arcidemone Drago Rosso",una carta Synchro.Anche lui è un Predestinato.


Akiza: Possiede poteri soprannaturali e il suo Deck è basato sulle piante con il suo più potente mostro il " Drago Rosa Nera ",una carta Synchro. Anche lei è una Predestinata.

Luna & Leo: due gemelli che salvano Yusei dalla polizia. Recentemente si è scoperto che Luna è una Predestinata.La carta più forte di Leo è "Drago Utensile",una carta Synchro,mentre la carta più forte di sua sorella Luna è "Antico Drago Fatato",anche questa è una carta Synchro.

Marrocco Luciano
Clemente Moscettini

Harry Potter e i Doni della Morte


I Doni della Morte è l’ultimo della saga di Harry Potter.
L’ultimo libro con protagonista il giovane mago Harry Potter è uscito nella lingua madre della scrittrice (Inglese) il 21 luglio 2007 ed è arrivato in Italia 5 gennaio 2008. La scrittrice ha dichiarato di averlo terminato l’11 gennaio 2007, mentre era in soggiorno in un albergo a Edimburgo.
Il romanzo ha visto un’enorme impennata raggiungendo le 20 milioni di copie, che in pochi giorni sono diventati 72.

In questo romanzo, Harry Potter e i suoi amici, devono trovare gli Horcrux di Voldemort  (sono oggetti che gli permettono di immagazzinare ricordi, che lo rendono più potente), per poterlo sconfiggere.
Solo, che nello scorso romanzo, Piton fedele di Voldemort, uccise il preside della scuola di magia Albus Silente, che poi si scopre un’azione programmata, in cui Piton era d’accordo con Silente per sconfiggere Voldemort, infatti, gli fornisce la Spada di Gordon Grifondoro (il fondatore dell’ordine), con cui è possibile distruggere gli Horcrux. Successivamente, Harry Potter e i suoi amici incontrano Xenophiluis Lovegood, che dà a Ron un oggetto che permette di accendere e spegnere le luci in ogni luogo vi si trovi, con un solo tocco di un pulsante, e a Hermione una favola, dove vi sono nascosti i segreti dei Doni della Morte, che si scopre che sono:
-    La bacchetta di Sambuco di Silente
-    Il mantello invisibile di Harry
-    La polvere che gli permette di resuscitare i morti.
Alla fine dell’ultimo romanzo, Voldemort è in possesso della bacchetta di sambuco, fonte di potere, solo che risalendo al passato, scopre che dopo essere appartenuta a Piton, Voldemort l’aveva presa con la forza (non avendolo ucciso lui) e in questo modo non acquistò la fiducia della bacchetta. La grande sorpresa è che la bacchetta era di Malfoy aveva battuto Piton e a sua volta Harry Potter aveva sconfitto Malfoy, quindi la bacchetta apparteneva a Harry Potter, che l’attirò a sé e sconfisse per sempre il suo nemico giurato Voldemort.


I personaggi del film










Mario Leon Refolo
Pasca Sebastiano

UNA NUOVA STELLA CANADESE

Justin Drew Bieber nasce a Stratford (Ontorio-Canada) il 1 marzo del 1994 da mamma (Pattie) e da papà (Jeremy) entrambi molto giovani. Justin ha un’infanzia abbastanza difficile. I suoi genitori si separano quando lui è ancora un neonato. Justin da quel momento vive con la madre, in condizioni di grande povertà. Per poterlo mantenere la madre è costretta anche a fare contemporaneamente più lavori. Ma anche a scuola Justin ha dei problemi: i suoi compagni lo prendono in giro perché porta abiti di seconda mano e perché è di bassa statura.

 La sua consolazione è la musica. Infatti a  soli 12 anni sa suonare 4 strumenti: chitarra, tromba, batteria e pianoforte tutti imparati da autodidatta. All’età si 12 anni prende a far parte di un concorso musicale regionale. Lui a differenza di altri non  ha compiuto alcuna preparazione però si piazza al 2° posto. Per festeggiare questa importante vittoria interpreta canzoni di star alla portata di Usher, Stevie Wonder ed altri; così per scherzo decide di caricare questi video di cui lui è interprete su Youtube e da lì inizia la sua splendida e importante carriera, infatti attira in se Scooter Braun il suo futuro manager, ma oltre a questo i musicisti del calibro di Usher e di Justin Timberlake. Justin decide di lavorare con Usher e nell’ottobre del 2008 firma il suo primo contratto discografico con la Island Records e nel luglio del 2009 incide il suo primo singolo “ONE TIME”. Con il suo secondo singolo “ONE LESS LONELY GIRL” presenta alcuni temi musicali che verranno ripresi nel suo album d’esordio: MY WORLD. Nel Canada il suo primo album raggiunge il vertice delle classifiche e negli Stati Uniti conquista il sesto posto . In breve tempo, ottiene il disco di platinio.
La carriera di Justin è iniziata da pochi anni, ma il suo destino in un certo senso era già sergnato dalla nascita. Dovete sapere che fu mamma Pattie, a spingerlo a suonare la batteria. A quattro anni, Justin iniziò a seguire lezioni private per imparare ad  usare la sua batteria come un vero professionista…e da allora non ha mai smesso di suonarla!
All’età di sette anni Justin si appassionò anche al pianoforte e con grossi sacrifici la famiglia lo mandò a scuola e i professori confermarono che il bambino era portato per la musica. Il padre, lo spinse ad appassionarsi al rock facendogli imparare ad usare la chitarra: a 10 anni, il piccolo sapeva già suonare bensì tre strumenti, tromba, pianoforte e chitarra.
Il problema che dovette affrontare la madre, Pattie, fu quello di far rendere noto il piccolo Justin e di far osservare le sue capacità al grande pubblico, per questo Pattie, ebbe l’idea di usare Internet per farlo conoscere; registrò un’esibizione di Justin e la mise su Youtube: il video in breve tempo ebbe successo. In questo periodo, inizia la carriera folgorante di Justin Bieber.     Tutti i produttori, lo volevano al loro fianco questo nuovo fenomeno musicale e Usher non se lo fece scappare, in quanto proponendogli un contratto, il giovane Bieber non poté rifiutare.
Da allora Justin, di strada ne fece tanta, vincendo premi, partecipando a manifestazioni musicali di altissimo livello ed entrando in contatto con un mondo che fino al giorno prima poteva solo sognare davanti allo schermo del suo computer.


 Ma lui di certo non si è fermato alla musica in quanto è protagonista del suo film “Never Say Never”, un film che mostra il dietro le quinte del suo “My World Tuor” e le esibizioni dal concerto del Madison Square Gaerden. Justin ha anche debuttato in tv nella serie CSI-Scena del crimine”, e più precisamentenell’episodio intitolato “Onde d’urtu.
Forse per questo articolo ci saranno tantissime critiche, ma noi non ci scoraggiamo perché noi amiamo JUSTIN BIEBER


questa foto è stata scattata durante il suo concerto
                     a Milano



Beatrice Felline e Francesca De Mitri

LA MITICA MACCHINA DA SCRIVERE

Vi starete chiedendo il perchè della scelta di pubblicare sul blog un articolo sulle macchine da scrivere! Proprio nel mese d’aprile ha chiuso la più importante fabbrica di macchine da scrivere al mondo a causa della poca vendita delle stesse, la Godrej & Boyce di Mumbai, in India.
Molti giornalisti e  scrittori, nel novecento, hanno lavorato alla composizione dei propri testi con la famosa macchina da scrivere. Chissà quanto caos si creava nelle redazioni dei giornali e dei settimanali con il ticchettio continuo di quei piccoli tasti meccanici ?!  Pensando a quegli scrittori, che sceglievano un luogo silenzioso per una maggiore concentrazione alla scrittura, possiamo immaginarci un ritmo tra il rumore dei tasti, i pensieri e le parole che lentamente venivano scritte.
Pensare che io sto scrivendo su un computer di ultima generazione e che tantissime persone prima di me hanno usato un aggeggio con il funzionamento così strano e particolare, mi stupisce… Forse era più divertente scrivere su quel “macchinario” ed era sicuramente più faticoso, ma al tempo stesso, quasi, ti faceva compagnia. 
Sono diversi gli inventori che hanno avuto l’onore di essere riconosciti come ideatori della macchina da scrivere, spesso di diversa nazionalità. È anche possibile che varie persone abbiano lavorato contemporaneamente ad idee simili senza necessariamente essere a conoscenza l'uno del lavoro dell'altro come accade in tanti campi.
Una macchina per scrivere (probabilmente la prima) fu inventata dall'avvocato novarese Giuseppe Ravizza nel 1846 con scopi umanitari poiché Ravizza volle far sì che anche i ciechi potessero scrivere con l'utilizzo di questa macchina, brevettata come cembalo scrivano nel 1855. Un'altra persona a cui è stata attribuita l'invenzione della macchina da scrivere è Peter Mitterhofer, nativo di Parcines.[1]
L'importanza degli standard di posizionamento dei tasti (per esempio: QWERTY, QZERTY, AZERTY), per dattilografare a memoria, ossia senza doversi sforzare spesso per distinguere i tasti, e in secondo luogo per facilitare l'alternarsi ergonomico di mano destra e mano sinistra, è da allora sempre stata fondamentale, e tale rimane.
Nei primi modelli meccanici ed elettro-meccanici era presente una tastiera i cui tasti di scrittura premuti azionavano il corrispondentemartelletto in grado di trasferire l'inchiostro da un nastro alla superficie della carta. A questo seguiva immediatamente l'avanzamento di uno scatto del carrello sul quale stava il foglio di carta che veniva così posizionato in modo corretto per la stampa del carattere successivo. Era inoltre comune l'utilizzo della carta carbone che consentiva di ottenere più copie conformi all'originale con una sola operazione di battitura.
Gli accessori di uso più frequente erano la "gomma" (a forma di sottile dischetto, per rimuovere con precisione l'errore), e il "bianchetto" (per coprire gli errori, e, dopo una rapida asciugatura, poter battere il carattere opportuno). Successivamente nacquero le macchine elettroniche con elemento unico di scrittura (inizialmente a sfera, detta anche pallina o testina, ed in seguito a margherita), tasti con modalità sbianca-errori e display. Ciò permetteva di variare il carattere, sostituendo la sfera o la margherita, di applicare uniformemente la pressione e l'intensità dell'inchiostro, e di correggere gli eventuali errori di battitura dopo o prima della stampa.
La prima macchina da scrivere elettrica venne prodotta nel 1901.
Con l'introduzione del computer la macchina da scrivere è andata sempre più in disuso. L'ultima fabbrica di macchine per scrivere del mondo, in India, ha chiuso la produzione il 23 aprile 2011.
Beatrice Felline



La storia della mitica giostra...Il Tagadà!

Il Tagadà è una giostra meccanica diffusa sin dagli anni '80. Si compone di una base a forma di disco del diametro di circa 8 metri sul cui perimetro sono disposti una serie di divanetti L'intera giostra viene fatta girare e durante la rotazione, viene fatta inclinare in modo ondulatorio facendo così sobbalzare i passeggeri.  Si ascolta quasi sempre una colonna sonora composta dai più noti brani dance del momento.
Il tagadà è tra le giostre più popolari in Italia ed Europa.  Durante la corsa il tagadà può anche fermarsi per inclinarsi al massimo per poi ripartire ritornando in posizione di partenza.
-Eden de Pellegrini & Francesco Specchia-

giovedì 26 maggio 2011

Lionel messi:la storia di un campione

Lionel Andrés Messi, noto anche con il diminutivo Leo o la pulga (in italiano "la pulce") è un calciatore argentino, attaccante del Barcellona e della Nazionale argentina.
Nel 2009 con la maglia del Barcellona ha centrato il triplete, ed è stato eletto miglior attaccante e miglior giocatore della Champions League, il 1º dicembre ha vinto il Pallone d'oro 2009 con un distacco record sul secondo classificato Cristiano Ronaldo. Conquista il FIFA World Player nel 2009, dopo essere arrivato secondo nella classifica nel 2008 e nel 2007, al termine di una trionfale stagione con il Barcellona che si conclude con la vittoria di sei trofei, tra cui la Champions League 2008-2009 ed il Mondiale per club 2009.
Il 10 gennaio 2011 vince per la seconda volta il FIFA Pallone d'oro, precedendo i compagni Iniesta e Xavi.
Alto 169 centimetri, e quindi con il baricentro del corpo più basso rispetto a corporature più longilinee, Messi ha ottime qualità nel controllo della palla e nell'accelerazione. Mancino, con l'esterno sinistro si porta avanti il pallone, cambia direzione di movimento in pochissimo tempo ed esegue dribbling, mentre con l'interno del piede fornisce per lo più assist per i suoi compagni di squadraA livello tattico, gioca in entrambe le fasce del campo cercando spesso l'azione solitaria in contropiede; è anche in grado di interpretare e sfruttare i "tagli" nella difesa avversaria, trovando quindi più facilmente la via del gol.


MA ORA PASSIAMO ALLA SUA STORIA
Soprannominato "la pulga" (la pulce), per via della sua statura, inizia a giocare a calcio all'età di 8 anni nel Grandoli, squadra allenata dal padre. Nel 1995, a otto anni, passa al Newell's Old Boys. All'età di 12 anni, gli viene diagnosticata una deficienza alla somatotropina. Il River Plate mostra interesse nei suoi confronti, ma non ha abbastanza denaro per pagargli le cure necessarie e il trasferimento dal Newell's Old Boys. È quindi il Barcellona, attraverso il suo direttore sportivo Carles Rexach, ad interessarsi al suo talento dopo averlo visto giocare e si rende disponibile per pagare le sue cure, se si fosse trasferito in Spagna. All'inizio Rexach era scettico poiché Messi aveva solo 12 anni. Dopo essere stato convinto a visionarlo, fa arrivare Messi a Barcellona per 16 giorni di prova. Siccome Rexach però in quel periodo è a Sydney, Messi non ha la possibilità di mettersi in mostra. Quando però lui e la famiglia erano pronti a tornare in Argentina, Rexach torna ed è pronto ad osservarlo. Organizzarono una partitella con ragazzi di due anni più vecchi di Messi. Rexach arrivò un po' più tardi, ma proprio nel momento in cui Messi mette a segno un gol di pallonetto. Rimasto sbalordito dalle qualità del ragazzo, decide di tenerlo. Ma per Messi i problemi non sono ancora finiti. Rexach infatti deve convincere i dirigenti del Barça. Quando ci riesce, vola in Argentina a parlare con la famiglia Messi. Il 14 dicembre 2000 firmano un "contratto" in una caffetteria di Rosario. Si trattava di un tovagliolo di carta sopra il quale il direttore sportivo aveva scritto in quel momento i termini del contratto (secondo i quali il Barcellona si impegnava anche a pagare le cure al ragazzo) e lo fa firmare a Messi per paura di perdere l'occasione dell' acquisto del piccolo ma talentuoso argentino. Rexach dichiarò che lo fece per dimostrare ai genitori e a Leo che stava facendo sul serio, visto che il contratto ufficiale non era ancora pronto. Tutta la sua famiglia si trasferisce così in Europa, e Messi inizia a giocare nelle giovanili blaugrana firmando il suo primo contratto ufficiale il 1º marzo 2001.
Nel passare degli anni conquista molti titoli tra i quali 3 champions league e 2 palloni d'oro....
In quest'anno possiamo definirlo il miglior giocatore al mondo



Surdo Federico e Andrea Zacheo